Un CORSO innovativo, una PALESTRA MENTALE per prevenire o almeno rallentare lo sviluppo dell’Alzheimer, demenze senili.

Il CORSO prevede, sotto il controllo di medici neurologi, logopedisti, psicologi e dottori in scienze motorie, controlli clinici, attività cognitive, occupazionali, logiche, mnemoniche, creative accompagnate con attività fisiche e musicoterapia.

Attività COGNITIVA: La Stimolazione Cognitiva è una forma di intervento strategicamente orientato al benessere complessivo della persona, in modo da incrementare il coinvolgimento in compiti finalizzati alla riattivazione delle competenze residue ed al rallentamento della perdita funzionale delle abilità cognitive.

Attività MOTORIA: l’attività fisica aiuta a prevenire e rallentare la demenza.

Un programma di attività fisica di tipo aerobico o attività di gruppo aiuta a:

  • aumentare l’irrorazione cerebrale in quelle aree che non sono totalmente compromesse;
  • ad avere maggior attivazione del sistema nervoso centrale, con formazione di nuove sinapsi;
  • al rilascio di serotonina e quindi effetti positivi sull’umore;

L’esercizio fisico stimola la produzione di neurotrofine, ovvero proteine che favoriscono la vitalità dei neuroni. Tutto questo insieme di fattori fà sì che l’attività fisica possa ridurre del 50% questa patologia.

Attività MUSICALE: studi di ricerca hanno dimostrato l’influsso incredibilmente rivitalizzante della musica sulla mente di chi l’ascolta e, in particolare, sulle funzioni mentali del malato lese dalla demenza.     La musica:

  • evoca i ricordi: riattiva le aree cerebrali dove sono depositate le esperienze e le emozioni antiche, permettendo al malato, finalmente, di raggiungere quelle reminiscenze finite nel dimenticatoio. L’anziano affetto da demenza che riesce a ritrovare parti di sé cancellate dalla malattia proverà il senso di una rinascita e si sentirà più vivo che mai proprio perché la musica è una sorgente di emozioni che rimette in circolo i vissuti del passato, esercitando quelle funzioni della mente ormai affievolite.
  • Riduce l’ansia: un primo effetto straordinario della musica consiste nell’alleviare l’agitazione, stimolando la concentrazione e la lucidità. La musica, cioè, è una vera e propria terapia distensiva che sostiene e rinforza la capacità di attenzione. Questo potenziamento comporta, non di rado, anche un sentimento di felicità, poiché si attenua quel disorientamento dell’anziano tipico delle patologie che aggrediscono la memoria.
  • La musica invita la voce ed il corpo ad esprimersi: la musica offre la possibilità di muoversi a ritmoo diritrovare il piacere del canto. Il coinvolgimento fisico nella partecipazione emotiva alla musica permette al malato di ritrovare una certa familiarità con il proprio corpo.

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